sabato 8 dicembre 2012

DARE A CIASCUNO CIO’ DI CUI HA BISOGNO

In qualità di capogruppo di “Insieme per Pedrengo” ho ricevuto una lettera da parte di un cittadino, nella quale si racconta di quanto è successo ad una famiglia di Pedrengo con un figlio che frequenta la scuola materna.


Questa famiglia, pur rientrando in quelle situazioni per le quali si ha diritto alla riduzione della retta, ha dimenticato di farne richiesta nei tempi previsti (entro il 31 maggio 2012). Per non avere rispettato tale termine non potrebbe, per l’anno in corso, avvalersi dell’aiuto.


All’inizio dell’anno scolastico (Settembre 2012) questa famiglia ha fatto comunque richiesta sia all’Amministrazione Comunale sia al Consiglio di Amministrazione della scuola materna di poter usufruire della riduzione della retta. L’Amministrazione Comunale ha rifiutato la richiesta. La risposta del funzionario comunale del nostro Comune ribadiva l’importanza del rispetto delle scadenze e, senza giri di parole, confermava il no alla richiesta di riduzione della retta.


Da rilevare che nella lettera che mi è stata recapitata è evidenziato che si tratta di una famiglia bisognosa, che risiede da anni nel nostro Comune.


Il Sindaco, nella presentazione della sua lista ai cittadini di Pedrengo, scriveva: “Considerando il difficile contesto economico attuale, sarà importante attuare scelte che sappiano mettere al centro dell’attenzione la FAMIGLIA, intesa come nucleo fondamentale di una comunità sana e ricca di umanità, solidarietà e sussidiarietà, destinando risorse importanti per il sostegno economico alle famiglie in generale e a quelle più bisognose in particolare”. Certamente un funzionario comunale ha il dovere di agire secondo il principio che se la regola esiste la regola deve essere rispettata. Non spetta ad un ufficio e non sarebbe corretto che esso decida al di sopra delle regole. Tuttavia un Sindaco, un Assessore, una Giunta hanno il dovere morale di assumersi talvolta la responsabilità di decidere oltre le regole. Il Sindaco deve saper valutare le conseguenze di certe rigidità e ha gli strumenti per attuare quelle decisioni che di certo non compromettono il bilancio comunale e che, se non attuate, compromettono pesantemente l’equilibrio economico di quelle famiglie che in questo momento sono appese ad un filo. Ad un’analisi più attenta si scopre che altre famiglie non hanno rispettato i termini perentori della richiesta, Davvero avrebbe nuociuto tanto alle casse comunali ed all’immagine dell’Amministrazione fare uno strappo alla regola? Non sarebbe invece stato un gesto reale di attenzione alle famiglie, al di là dei bei proclami pre-elettorali?


Concludo citando una massima che tutti noi dovremmo sempre avere ben presente: Giustizia non vuol dire dare a tutti la stessa cosa, ma dare a ciascuno ciò di cui ha bisogno.



Daniele De Sanctis

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