sabato 8 dicembre 2012

CHE FINE FARA’ L’AREA DELLA CHEMTURA?

La Chemtura Manufacturing Italy é la filiale italiana di una multinazionale statunitense attiva nei prodotti chimici speciali. L’impianto di Pedrengo negli anni novanta faceva parte del gruppo Eni (Enichem Synthesis).

Nel marzo 1994 passò sotto il controllo della società statunitense Great Lakes. Lo stabilimento di Pedrengo occupa un’area di 70.000 mq. Il terreno sottostante è inquinato e la falda sotterranea è contaminata. Nell’acquisizione da parte di Great Lakes Chemical Corporation venne stipulato un accordo con il quale Enichem si impegnava a contribuire nella misura del 90% ai costi per il risanamento della falda acquifera dello stabilimento di Pedrengo. Nel mese di marzo del 2005 l’intero gruppo Great Lakes è stato acquisito da un’altra multinazionale americana, la Crompton. Dalla fusione di Crompton e Great Lakes è nata, il 1 luglio 2005, Chemtura, quarta società americana nelle «specialità chimiche», quotata alla Borsa di New York.

Per lo stabilimento di Pedrengo, con l’arrivo della società Chemtura, è iniziata la riduzione del personale.

Alla fine dell’anno 2005 è stata aperta una prima procedura di mobilità per una decina di dipendenti; nel marzo del 2006 sono stati dichiarati 16 esuberi ed è stato siglato un accordo per l’uscita di 11 lavoratori su base volontaria. Nel 2007 il gruppo ha effettuato un piano di ristrutturazione globale, ridimensionando notevolmente l’organico.

In quel periodo, vista la presenza di impianti tecnologici in superficie necessari alle lavorazioni in corso, era stata fatta una continua opera di contenimento dell’inquinamento della falda sotterranea mediante una barriera idraulica che annualmente pompa in superficie circa 360.000 mc di liquido contaminato.

La Chemtura Manufacturing Italy srl di Pedrengo ha comunicato il 2 maggio scorso ai sindacati la cessazione dell’attività e l’avvio della procedura di mobilità per tutti i lavoratori rimasti entro il terzo trimestre del 2012.

Visto il nuovo scenario che si è evidenziato in questo ultimo periodo, noi consiglieri comunali di Insieme per Pedrengo riteniamo sia necessario e fondamentale arrivare, nel più breve tempo possibile, al completamento della caratterizzazione e all’intervento di bonifica (terreno e falda acquifera) del sito.

La nostra preoccupazione è che se non si arriverà ad una decisione entro la fine di questo anno, termine entro il quale la ditta si trasferirà in America e lo stabilimento di Pedrengo chiuderà, sarà sempre più difficile confrontarsi con i dirigenti dell’azienda.

Abbiamo chiesto a tutti i consiglieri di Pedrengo di esprimersi e abbiamo proposto che tutto il Consiglio Comunale impegni il Sindaco e i suoi Assessori affinché vengano attivati i seguenti interventi:

1) Un incontro che coinvolga il Comune di Pedrengo, l’azienda Chemtura Manufacturing Italy srl, i Comuni limitrofi, la Provincia, l’Arpa, l’ASL e la società Uniacque al fine di individuare e riconoscere le responsabilità, i sistemi di controllo e monitoraggio attuati ma soprattutto i modi e i tempi di intervento di bonifica del sito della Chemtura Manufacturing Italy srl, stabilendo un cronoprogramma di interventi prima che l’azienda concluda definitivamente la produzione industriale nel sito di Pedrengo.

2) La pubblicazione sul sito del Comune di Pedrengo, a cadenza almeno semestrale, delle analisi fatte dagli enti preposti sullo stato della falda acquifera e il cronoprogramma degli interventi stabiliti con il raggiungimento delle varie fasi indicate nel crono programma stesso.

Il Sindaco ci ha risposto che esiste già un calendario che prevede una serie di passaggi ed azioni da intraprendere; che stiamo aspettando dall’Istituto Superiore della Sanità una sorta di nomenclatura delle sostanze non normate e rinvenute nei controlli effettuati; che la situazione è sotto controllo ed è all’attenzione dell’Amministrazione, degli uffici e della ditta interessata. Ha concluso avvisandoci che anche la ditta Chemtura è interessata a far chiarezza perché, da una prima ipotesi, le responsabilità non sono tutte dipendenti da loro. Detto questo ha messo in votazione le nostre richieste.

Risultato. Il Sindaco Gabbiadini e i consiglieri Nava, Poloni, Beretta, Asperti, Crippa, Tomaselli, Bosatelli e Foresti hanno votato contro questa richiesta. La richiesta dei consiglieri di Insieme per Pedrengo è stata bocciata.


I Consiglieri comunali di INSIEME PER PEDRENGO

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